Nono giorno
Dedichiamo una giornata a Livigno: il piccolo Tibet d’ Europa. È uno dei comuni più elevati d’ Italia, incorniciato dalle maestose montagne…è la cittadina dalle molte faccia…noi abbiamo visto una Livigno dello shopping. Comunque basta alzare gli occhi e osservare le case ricche di fiori, campanili…sembra un immenso presepio.
Voglio infine parlare delle nostre serate a Bormio il cui centro storico è molto grazioso. Da via Roma si arriva a piazza Cavour, il fulcro della città, nel cui centro c’è una tettoia, il Kuerc, un anfiteatro del XIV secolo nel cui interno si tenevano le riunioni politiche. Sono rimasta colpita da una scritta in latino, testimone di una Bormio contea: i posteri si impegnino a conservare la libertà che gli antichi conquistarono. È un monito per il presente e per il futuro. In questa piazza c’è l’edificio più antico della città: la chiesa di San Gervasio e Protasio di netta origine medievale. In questa piazza c’è il simbolo di Bormio, la torre della Bayona o torre delle ore…era con il suono di queste campane che si convocava il popolo o il consiglio superiore della contea. Uno scorcio mozzafiato ci viene regalato dal ponte di Combo, sul torrente Frodolfo, di cui si hanno testimonianze fin dal 1300 in quanto questa era l’unica via di uscita e di entrata di Bormio. È di pietra grigia ad una sola arcata nella cui parte centrale ci sono due edicole votive.
Tra tutti i borghi che abbiamo visitato oltre quelli citati in precedenza voglio ricordare Trevisio, Forcola e in particolare Morbegno dove abbiamo visitato una bottega di altri tempi, quella dei fratelli Ciapponi. Ci siamo persi tra spezie, formaggi, salumi, marmellate e vini di qualità.
A Bormio in piazza Cavour e al di là del ponte abbiamo cenato e mangiato i gustosi piatti tipici della Valtellina: i famosi pizzoccheri al grano saraceno, la polenta taragna, antipasti con salumi e formaggi in particolare bresaola, bitto e casera, le rinomate sciatt le polpettine al grano saraceno ripiene di formaggio, dolci al grano saraceno con la marmellata di mirtilli, l’immancabile pane di segale e la brisciola, un pane ripieno di uvetta e frutta secca.
Non ci siamo fatti mancare proprio nulla…grazie Valtellina…ritorneremo…ti lasciamo a malincuore.