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15 APRILE 2023

Petra 

Petra, la magnifica città rosa, insieme a Piccola Petra è stata dichiarata nel 1985 patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco ed è una delle sette meraviglie del mondo moderno. Capitale dei Nabatei, un popolo di commercianti dell’antica Arabia, era una città molto ricca ed è qui che furono costruiti, scavati nella rossa pietra arenaria, edifici unici al mondo. Quasi seminascosta, in un paesaggio spazzato dal vento, è ricca di abitazioni, templi, altari sacrificali, tombe,  botteghe che ospitavano le attività giornaliere di una città prospera e molto accogliente verso gli stranieri. Protetta da un labirinto di canyon con spettacolari pareti rocciose dove ci sono tombe risalenti al I secolo a. C. che sembrano dei templi. Di fronte a queste opere si ha la sensazione che i morti erano in competizione con gli dei per aggiudicarsi le dimore più sontuose.

Incredibile la facciata del Tesoro, scolpito nella falesia, un monumento funerario che fu, sicuramente , la tomba di re Aretos IV. E poi ancora scavato nell’arenaria il teatro e il grandioso monastero dedicato alla venerazione del re Obodas I, Al Deir, che fu trasformato, dai bizantini, in chiesa come dimostrato da alcune croci ritrovate nel suo interno.  È molto evidente che questo popolo di commercianti ha appreso dalle culture mediterranee che hanno influenzato gli stili architettonici. 

Davanti a queste opere, un caleidoscopio di pura e rara bellezza, mi sento piccola, piccola. Sto facendo un’entusiasmante esperienza e mi sento catapultata in un passato molto remoto di una civiltà che sembra vivere ancora in questo sito, mi sento inadeguata ma nello stesso tempo mi sembra di aver raggiunto quello che viene chiamato detox mentale. La mia mente è libera da ansia e brutti pensieri. 
Mi trovo in una vera oasi dove veniva sfruttata anche l’acqua piovana che veniva incanalata in delle cisterne sotterranee per essere utilizzata non solo  per i bisogni primari, ma anche per coltivare cereali e alberi da frutta.

Si ritorna al pullman, sotto il sole cocente, percorrendo anche un’antica  strada romana, intravedo ancora nelle rocce strane figure che sembrano parlarmi e poi ancora tante incisioni aramaiche. Mi sembra di essere Indiana Jones, sono in un’altra dimensione, in un  mondo parallelo. Incantevoli e incredibili le variazioni cromatiche della pietra arenaria le cui sfumature vanno dal giallo ocra al rosso fuoco.
Abbandonata verso l’VIII secolo per la decadenza delle attività commerciali e per un devastante terremoto che coprì il suo ingresso, Petra fu dimenticata fino al 1800 quando fu scoperta e riportata alla luce da un viaggiatore europeo.

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