Abbiamo modo di ammirare il murales più grande del mondo opera dell’artista brasiliano Eduardo Cobra. Fu realizzato in occasione delle Olimpiadi del 2016 e raffigura i cinque continenti con i colori dei cerchi olimpici…cinque continenti…cinque volti.
Il Maracanà è considerato in tutto il mondo il tempio del calcio. Dopo aver ammirato lo spogliatoio decorato con le maglie delle squadre di calcio brasiliane, la stanza del riscaldamento e l’impronta dei piedi dei più famosi giocatori entriamo in campo come dei veri giocatori. Simone è esterrefatto e nella sala stampa rilascia la sua simpatica intervista. E’ veramente un bimbo molto socievole che s’inserisce con grande facilità nel mondo degli adulti. Son passati ben sette anni da quella foto nell’America dei cow boy: aveva solo un anno, era il suo primo viaggio oltre oceano. Da allora ne ha fatta di strada!
Siamo ora a Santa Teresa che ci offre la quintessenza dell’esperienza di Rio. Abbiamo iniziato il nostro giro della città dall’escadara Selaron e lo concludiamo sullo storico tram giallo, la più antica ferrovia elettrica del Sudamerica dopo aver osservato, da un’antica villa, ancora una volta le viste mozzafiato della baia di Guanabara.
Salutiamo Rio de Janeiro con uno spettacolo di samba, dove i ballerini con i loro bellissimi costumi danno vita a uno show vivace e indimenticabile.
La nostra guida Rodrigo ci lascia con un messaggio a dir poco eccezionale: cominciate la giornata sempre con un sorriso. Una grande lezione di vita…il popolo brasiliano guarda al mondo sempre con positività.
Grazie, carissima per aver letto il diario…son contenta che ti sia piaciuto… e’ stato un viaggio meraviglioso anche per la presenza del nipotino…ti abbraccio e grazie ancora.Tantissimi auguri di buon anno da me e da Giovanni a te e ai tuoi cari…